La pubblica amministrazione italiana, secondo la Commissione europea, impiega in media 170 giorni per pagare le imprese che forniscono loro beni e servizi e 210 giorni per i lavori pubblici. Bruxelles ha aperto quindi una procedura d’infrazione contro l’Italia in quanto ritiene che nella pratica non applichi correttamente la direttiva UE sul ritardo dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione. La Direttiva UE del 2010 è entrata in vigore in Italia il primo gennaio 2013. Secondo le regole previste dall’Unione Europea le imprese dovrebbero essere pagate a 30-60 giorni. Alcune P.A. applicano poi tassi d’interesse per i pagamenti in mora che sono inferiori a quelli previsti dalla direttiva. Bruxelles ha quindi deciso di inviare una lettera di messa in mora all’Italia, primo passo della procedura d’infrazione, per chiedere chiarimenti. Il governo italiano ha ora due mesi di tempo per rispondere e se le informazioni fornite non saranno ritenute sufficienti la Commissione, constatando a quel punto la violazione delle norme UE, invierà un parere motivato.