“Questa vostra bella terra che richiede di essere tutelata e preservata, richiede di avere il coraggio di dire no ad ogni forma di corruzione e di illegalità” (Papa Francesco 26 Luglio 2014). E’ con queste parole di sua Santità che ho avviato delle attività su questo fondamentale tema della legalità nella mia terra d’origine. Una splendida terra in cui vivono persone oneste ma che è anche la terra dove è presente la criminalità organizzata. La legalità, come afferma anche un documento della CEI del 1991 è «insieme rispetto e pratica delle leggi, è un’esigenza fondamentale della vita sociale per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune». E’ proprio per contribuire alla costruzione di questo bene comune che ho deciso di organizzare nelle scuole e non solo, degli incontri con tanti amici e rappresentanti delle istituzioni laiche e religiose. Ho incontrato molti giovani per parlare della criminalità organizzata, del male che questo fenomeno rappresenta per la nostra gente e per la nostra terra. Sono partito dai giovani, dal futuro di questo Paese, da coloro che rappresenteranno la società civile del domani e che potranno restringere sempre di più il raggio d’azione delle mafie e di un elemento su cui si basano, l’omertà. Insieme a magistrati, poliziotti, carabinieri, sacerdoti e a tanti amici che ogni giorno lavorano per contrastare questo fenomeno abbiamo parlato alla società civile perché credo fortemente che insieme all’azione repressiva dello Stato sia necessario il contributo di ogni singola persona di questa terra.