Il Partito Democratico rappresentato da Maurizio Capitelli e da autorevoli personaggi come Antonio Mirra, Giuseppe Stellato, Rosida Baia, Carlo Troianiello, Danilo Feola, Giuseppe Russo e Antonio Scirocco, hanno finalmente preso atto di una stretta collaborazione politica con uomini e ideali della destra più estrema. “Ci complimentiamo – dichiarano il Capogruppo Gerardo Capitelli, Federico Simoncelli, Giuseppe Simeone e Alessandro Maffei – della grande inversione ad “U” operata dal grande partito di tradizioni democratiche quale é il Partito Democratico. Probabilmente il buon Berlinguer e i grandi padri da cui derivano le tradizioni politiche del PD si staranno rivoltando nella tomba. La recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa dal segretario del PD, all’indomani della sollecitazione del consigliere Campochiaro, che impongono al Presidente del Consiglio Comunale Mattucci e al suo gruppo di “Rinnovatori” a non dichiararsi Fratelli D’Italia in Maggioranza, denota un imbarazzo tale da rendere presumibile il panico nelle file del PD.”
“Signori, ma il PD – continuano Gerardo Capitelli, Federico Simoncelli, Giuseppe Simeone e Alessandro Maffei – collabora a stretto contatto, nei fatti e con gli uomini, della Destra?
Gli ideali propagandati sono in consonanza con quelli della Destra rappresentata da Dario Mattucci?”
A tale proposito, bisogna forse pensare, che in un momento di intima difficoltà il detto Mattucci, Presidente del Consiglio Comunale di S. Maria Capua Vetere, si è presentato quale delegato di un partito di Destra in una circoscrizione molto lontana da quella casertana, forse per non avere personalmente imbarazzo o creare imbarazzo. D’Altronde in questi giorni ha presenziato alla manifestazione indetta da Fratelli D’Italia a Bari in favore dei due Marò prigionieri in India e per i quali Mattucci alleato del PD egemone anche nel governo Nazionale non fa nulla di concreto.
Nell’affermare la sua posizione di Destra e contemporaneamente di collaborazionista con forze di Sinistra, non sente imbarazzo?
La confusione più grande regna negli ambienti consiliari di S. Maria Capua Vetere, con un Sindaco in cerca di autore, il quale veleggia in cerca di un approdo perdendo sempre più di credibilità, con un Presidente del Consiglio Comunale in cerca di poltrone, per poter riaffermare un Rinnovamento nel quale non ha mai creduto avendolo sacrificato per una poltrona e con un PD allo sbando i cui dirigenti fanno come le tre scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano.