L’Italia merita aiuto sulla questione dei migranti. A dirlo in un editoriale è il Financial Times, secondo cui l’Unione europea non può più ignorare la situazione. La pensa allo stesso modo il Wall Street Journal, che qualche ora prima del FT titolava: “I rifugiati non possono essere un onere solo dell’Italia”.
“Ciò che fa infuriare Renzi e gli italiani”, continua il giornale britannico, è la sensazione di “agire da soli nel tentativo di salvare vite umane”. Il paese, spiega il Financial Times, paga 9 milioni di euro al mese per finanziare l’operazione Mare Nostrum, ma riceve poco sostegno dai partner europei, anche se, ricorda il quotidiano della City, molti migranti entrano in Italia come primo passo per andare altrove.
A irritare gli italiani, continua il Financial Times, è anche il fatto che gli altri governi europei si rifiutano di condividere gli oneri per trasferire i migranti. “È vero, la Germania lo scorso anno ha ricevuto 100 mila richiedenti asilo, ma la maggior parte degli stati europei, timorosi di aumentare il sentimento anti-immigrati, hanno offerto asilo solo a poche centinaia di essi”.
L’Unione Europea, è la conclusione del giornale britannico, deve dunque porre la questione dei migranti sui barconi in cima alle sue priorità, soprattutto data la probabilità che continuino gli sconvolgimenti nel Medio Oriente.
Qualche ora prima del Financial Times, anche il Wall Street Journal sollevava la questione delle responsabilità nella gestione dell’emergenza migratoria. “La determinazione della Marina italiana nel salvare i migranti – scrive WSJ – è in contrasto con l’approccio di molti leader dell’Unione europea”. Lo dimostra il fatto, si legge ancora, che nel Consiglio europeo di fine giugno i capi di stato e di governo dell’UE non siano riusciti ad “approvare nuove misure per aiutare l’Italia.
Se gli altri governi dell’Unione Europea restano fermi nel loro rifiuto” di aiutare l’Italia con i costi delle azioni e di “assumersi la responsabilità” per gli arrivi, le sirene dei partiti di opposizione italiani suoneranno ancora più forte per fermare Mare Nostrum.
Se l’Unione europea non può capire che in questo momento l’imperativo, in merito alla questione migratoria, è “salvare vite umane”, conclude il Wall Street Journal, citando le parole di un comandante della Marina militare italiana in un’intervista alla BBC, allora ha perso la sua strada.