Al sol fine di consentire una chiara lettura ai cittadini sammaritani ed a tutti coloro che si interessano alla vita politica e sociale del nostro territorio rispondo ad alcuni articoli aventi chiari intenti mistificatori, sulla mia persona, al sol fine di fuorviare l’ignaro lettore. Ad intervenire è Giuseppe Simeone (FI) che spiega – alle opere di Stevenson e Pirandello rispondo con le parole di Indro Montanelli “Il dover essere del giornalista oggi” riportate anche nel libro la deontologia del giornalista. «La deontologia professionale sta racchiusa in gran parte, se non per intero, in questa semplice e difficile parola: onestà. È una parola che non evita gli errori: essi fanno parte del nostro lavoro. Perché è un lavoro che nasce dall’immediato e che da i suoi risultati a tambur battente. Ma evita le distorsioni maliziose quando non addirittura malvage, le furbe strumentalizzazioni, gli asservimenti e le discipline di fazione o di clan di partito. Gli onesti sono refrattari alle opinioni di schieramento – che prescindono da ogni valutazione personale – alle pressioni autorevoli…….Gli sbagli generosi devono essere riparati, ma non macchiano chi li ha compiuti. Sono gli altri, gli sbagli del servilismo e del carrierismo – che poi sbagli non sono, ma intenzionali stilettate – quelli che sporcano». Lo stesso servilismo che non ha consentito di verificare le notizie sulla mia persona da parte di un giornalista e di suggeritori a cui qualche direttore è servile e non si conosce il motivo o forse come qualcuno sul ciglio di strada dice la mattina invece di abbeverarsi alle fonti del sapere approda a qualche altra corte.