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Capua, insieme contro le dipendenze

Dall’ufficio nazionale per  l’educazione, la scuola e l’università della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) – Dipendenze da gioco d’azzardo, alcol e droghe, un problema devastante non solo per le famiglie. Questa la tematica principale che verrà affrontata nel corso del nuovo anno scolastico con gli alunni degli otto istituti scolastici aderenti al Protocollo d’intesa “Educazione alla Legalità”. Il 30 novembre il primo incontro con gli insegnati e rappresentanti dei genitori degli alunni e successivamente il nuovo tour nelle scuole. Previsto anche un momento pubblico conclusivo in primavera.

Le attività programmate rientrano nel protocollo stipulato lo scorso 3 luglio presso la Presidenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e che vede uniti 18 partner sul tema dell’educazione degli studenti”. I sottoscrittori sono il Comune di Santa Maria Capua Vetere, l’Arcidiocesi di Capua, il Tribunale di Santa Maria Capua, la Procura della Repubblica, la Questura di Caserta con il locale commissariato di Polizia di Stato, l’Università degli Studi della Campania Dipartimento di Giurisprudenza, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, l’Associazione nazionale magistrati sezione di Santa Maria Capua Vetere, le dirigenze scolastiche degli istituti di Santa Maria Capua Vetere, l’Ufficio di Sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere, il Centro per la Giustizia minorile della Campania.

Capua, insieme contro le dipendenze

Legalità e ambiente: chiesa, istituzioni e associazioni all’I.C. Stroffolini.

Dal settimanale dell’Arcidiocesi di Capua – Kairòs News. A Casapulla l’incontro con gli studenti.  La dirigente scolastica Giuliano dopo aver ringraziato gli ospiti per l’importante giornata educativa ha lasciato la parola all’avv. Giuseppe Simeone, della commissione PSL dell’Arcidiocesi di Capua, che ha ricordato le parole di Papa Francesco nella Lettera Enciclica Laudato Si’ e nel recente incontro di settembre per la celebrazione della giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. Felicità e soddisfazione per l’organizzazione è stata espressa da Mons. Andrea Monaco che ha raccontato ai tanti studenti gli anni in cui è stato sacerdote a Forcella, il quartiere più antico e più piccolo di Napoli ma tristemente conosciuto anche come uno dei più pericolosi. Tante domande anche per don Luigi Merola presidente della fondazione «A Voce d’e creature» che ha incoraggiato i tanti alunni ad impegnarsi nello studio invitando inoltre tutti i presenti a visitare la villa confiscata al boss Brancaccio. Nel corso dell’incontro ci sono stati i saluti e gli interventi del dott. Andrea Martusciello, del consigliere regionale, Luigi Bosco, di Luigi Colella dell’associazione “Fare Ambiente” e dell’assessore regionale all’ambiente Fulvio Bonavitacola che ha risposto alle tante domande dei giovani alunni.

Legalità e ambiente: chiesa, istituzioni e associazioni all’I.C. Stroffolini.

Strage di Capaci 300 studenti in marcia per la legalità

Dal Mattino – A 26 dalla strage di Capaci, anche  Capua ha voluto onorare la memoria del giudice Giovanni Falcone. Trecento studenti dell’istituto comprensorio Fieramosca-Martucci hanno sfilato nel centro storico della Città di Capua, per ricordare il sacrificio di quanti, come il magistrato, hanno pagato con la vita la fierezza delle proprie idee e sopratutto il coraggio delle proprie azioni. <<Le(g)Ali per la pace>>, questo il titolo dell’iniziativa promossa e organizzata dall’istituto scolastico, con la collaborazione della commissione per la pastorale sociale e del lavoro dell’Arcidiocesi di Capua. Un lungo corteo, scortato dalla polizia municipale, dai carabinieri e dalla protezione civile, si è snodato lungo il corso Appio, per poi raggiungere il porticato della cattedrale, all’interno del quale gli studenti hanno lanciato in cielo numerosi palloncini, in segno di pace. Tanti gli striscioni esibiti dai giovani, che – nel corso della manifestazione – hanno più volte rimarcato il proprio tifo per quanti sono divenuti, negli anni, esempi fulgidi e paladini di giustizia e legalità. Il sorriso di Giovanni Falcone e lo sguardo d’intesa con il collega Paolo Borsellino, in un’immagine di legalità che ispira ancora oggi fierezza. Grande soddisfazione da parte del dirigente Patrizia Comune, che ha evidenziato <<l’importanza dei valori e degli ideali>>. Hanno partecipato all’iniziativa, oltre all’assessore comunale alla cultura Carlo Crispino, anche il giudice Valentina Ricchezza dell’associazione nazionale magistrati e l’avvocato Giuseppe Simeone per la commissione PSL dell’Arcidiocesi di Capua.

Le(g)ali per la pace

Dall’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) – L’Istituto Comprensivo Fieramosca-Martucci e la Commissione per la Pastorale Sociale e del Lavoro dell’Arcidiocesi di Capua hanno organizzato il 23 maggio 2018 una Marcia in ricordo di Giovanni Falcone. Il magistrato venne assassinato il 23 maggio 1992, mentre rientrava da Roma a Palermo, insieme alla moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo. Ricordare chi ha dato la vita per la lotta alla criminalità organizzata affinché quel sacrificio non sia dimenticato. Gli studenti arriveranno nella Basilica Cattedrale di Capua dove saranno accolti dal parroco Don Gianni Branco.

Marcia in memoria di Giovanni Falcone (23 maggio 2018)

Gli studenti della Mazzocchi in visita alla Villa di Bambù confiscata alla criminalità organizzata

Da Caserta Report – Tanti studenti in visita alla sede della Fondazione ‘A Voce d’’e creature Onlus. All’arrivo in fondazione, situata nel cuore del quartiere Arenaccia di Napoli, gli alunni e docenti dell’Istituto Comprensivo sammaritano sono stati accolti da Don Luigi Merola, Presidente della Fondazione, dagli educatori e dall’avvocato Giuseppe Simeone, responsabile in provincia di Caserta della Fondazione. I bambini hanno visionato dei video, giocato a calcio nel campo della fondazione, cantato, ascoltato musica e mangiato la pizza cotta e preparata nel forno della struttura.

Gli studenti della Mazzocchi in visita alla Villa di Bambù confiscata alla criminalità organizzata

“Mille voci per la Legalità” successo di presenze all’evento di chiusura del progetto

Da Anteprima24.it – Santa Maria Capua Vetere (Ce) – ” Si è concluso con uno straordinario successo e con la partecipazione di circa mille studenti degli istituti sammaritani l’evento finale del primo anno previsto dal progetto di “Educazione alla Legalità” fortemente voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Mirra.

Il percorso è iniziato nel luglio 2017 con la stipula di un protocollo di intesa che ha visto coinvolti oltre il Comune di Santa Maria Capua Vetere quale ente promotore altri sedici partner quali la Curia Arcivescovile di Capua, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la Procura della Repubblica, la Sottosezione dell’Associazione Nazionale Magistrati, il Centro di Giustizia minorile, la Questura di Caserta con il commissariato della Polizia di Stato, il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e tutte le dirigenze degli istituti scolastici comprensivi e superiori della città.

Il momento finale, celebratosi nella suggestiva cornice di un Duomo stracolmo di giovani, ha rappresentato la conclusione di un ciclo di quattordici incontri partito con la cerimonia del processo di beatificazione di Aldo Moro e proseguito con i focus sul cyberbullismo e sul tema della violenza di genere che hanno visto migliaia di studenti confrontarsi con magistrati, avvocati, professori universitari e rappresentanti delle forze dell’ordine; ulteriori momenti significativi sono stati lo spettacolo “Epochè”, con magistrati e detenuti a calcare insieme il palco del Teatro Garibaldi, e, in particolare, il pellegrinaggio che ha permesso a circa 700 studenti di recarsi in udienza da Papa Francesco, il cui saluto rivolto ai giovani sammaritani coinvolti nel progetto dell’amministrazione Mirra è stato inserito in un video la cui proiezione ha aperto l’incontro di ieri mattina.

All’appuntamento, inizialmente previsto per il 21 marzo in concomitanza con la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” e poi spostato a causa delle avverse condizioni meteo di quel periodo, hanno partecipato, oltre alle diverse autorità civili e religiose tra cui l’Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Capua Mons. Salvatore Visco, anche le rappresentanze di tutti gli istituti scolastici della città di Santa Maria Capua Vetere che con oltre 1000 presenze hanno manifestato tutto il proprio entusiasmo con la lettura di scritti realizzati da ogni singolo istituto con i quali sono state meticolosamente percorse ed evocate le vite di alcune vittime della mafia. Altro momento intenso è stato rappresentato dalla lettura di un ricordo dei Magistrati vittime della mafia Chinnici, Falcone e Borsellino da parte dei Magistrati dell’ANM di Santa Maria Capua Vetere.

“A questo momento così significativo – ha dichiarato il sindaco Antonio Mirra – siamo giunti al termine di un percorso partito sia con l’individuazione di una assessorato ad hoc che ho avuto il piacere di affidare al dottor Oscar Bobbio, sia con l’istituzione di una commissione consiliare specifica con la presidente Maria Leonardi Uccella, sia con la stipula di un protocollo di intesa che ha dettato le linee guida dell’intero progetto e sia infine con l’impegno costante dell’avvocato Giuseppe Simeone, promotore del progetto insieme al compianto don Mimì Di Salvia, e della consigliera Edda De Iasio che hanno curato il coordinamento con gli istituti scolastici e l’organizzazione dei quattordici appuntamenti; in tal modo migliaia di studenti sono stati i veri protagonisti di questo percorso incentrato sul principio, basilare per la vita di una comunità, della cultura della legalità come fondamento rispetto al quale è importante proprio dialogare con i giovani all’interno delle scuole”.

“Mille voci per la Legalità” successo di presenze all’evento di chiusura del progetto

Un torneo di calcio per sconfiggere le baby gang, i vincitori premiati da Tonelli

Da Repubblica – NAPOLI. Campione in campo ma anche nella vita. Lorenzo Tonelli, difensore del Napoli, ha premiato ieri pomeriggio, nel quartiere Arenaccia, i ragazzi della fondazione di recupero minorile “A Voce d’è Creature” che hanno partecipato alla seconda edizione del torneo della legalità. L’iniziativa, fortemente voluta dal presidente della fondazione don Luigi Merola, ha visto la partecipazione di centinaia di ragazzi provenienti da diversi quartieri difficili di Napoli. Molti di loro sono stati “ingaggiati” in strada direttamente da don Merola e dai suoi collaboratori. “Meglio in fondazione che per strada – ha spiegato con un pizzico di orgoglio il sacerdote – In questi mesi siamo riusciti a smantellare numerose baby gang e a portare in Fondazione circa 100 ragazzi. Con la scusa del torneo abbiamo sottratto numerosi ragazzini alla strada e alla criminalità organizzata”. E ieri, i vincitori, sono stati premiati direttamente da Tonelli che ha portato ai ragazzi palloni e magliette autografate. “Ragazzi mi raccomando: non mollate, credete nei vostri sogni”. Tonelli ha incoraggiato i ragazzi a studiare, a ribellarsi ai soprusi ma soprattutto a non perdere la speranza. “Essere nati in un quartiere di periferia non è una colpa e non è neppure una cosa brutta – ha aggiunto don Merola – E’ necessario però impegnarsi di più, essere aiutati, incoraggiati e sostenuti. Ringrazio di cuore per la disponibilità – i giocatori e l’intera società Calcio Napoli con la speranza di poter condividere nuovamente momenti come questi”.

http://napoli.repubblica.it/sport/2018/05/11/foto/un_torneo_di_calcio_per_sconfiggere_le_baby_gang_i_vincitori_premiati_da_tonelli-196104749/1/#7

‘Solo un prete’, presentato il libro dedicato a don Peppino Diana.

Dal settimanale dell’Arcidiocesi di Capua – Kairos News – Una giornata dedicata alla presentazione del libro “Solo un Prete”, in cui Don Peppe Sagliano ha raccontato Don Peppino Diana attraverso Luigi Intelligenza.

La natura di Don Peppino Diana era quella di uomo di chiesa, di uomo e sacerdote imprescindibili l’uno dall’altro, di guida spirituale, di insegnante, di capo scout. Un parroco che esprimeva il proprio pensiero da intellettuale, attraverso la parola del Vangelo. Lo faceva con facilità, perché nella parola di Dio cercava conforto, cercava spiegazioni, offriva soluzioni.

Ad accogliere Don Peppe Sagliano e Luigi intelligenza, la Prof.ssa Alfonsina Corvino, dirigente scolastico dell’Istituto Righi-Nervi, Padre Ciro Andreozzi, vicario della forania di Santa Maria Capua Vetere, l’assessore alla legalità Oscar Bobbio e l’avvocato Giuseppe Simeone della commissione per la pastorale sociale e del lavoro dell’Arcidiocesi di Capua.

Gli allievi dell’Istituto hanno avuto l’opportunità di rivolgere alcune domande agli autori del testo e di riflettere sugli aspetti finora inesplorati, della personalità di Don Peppe Diana, martire di un efferato delitto da parte della camorra.

Il giovane scrittore Luigi Intelligenza ha sottolineato che “Solo un Prete” non è un semplice libro, ma è lo specchio della volontà di Don Giuseppe Sagliano che ha voluto fare luce su una figura che si oppone a quella promossa dai media.

“Solo un prete”, presentato il libro dedicato a don Peppino Diana.

Legalità e Patrimonio Culturale, successo per l’iniziativa di Pastorano

Da Caserta Report – PASTORANO – In occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale,  la scuola in collaborazione con l’Associazione “Insieme per l’Unità dei Popoli”, ha organizzato venerdì scorso 20 aprile, la conferenza con gli alunni della Scuola Secondaria di Pastorano e Camigliano. Hanno partecipato Don Luigi Merola, Presidente della Fondazione A’ voc d’e creature Onlus, accompagnato dall’avv. Giuseppe Simeone, responsabile della Fondazione in provincia di Caserta, il Capitano Giampaoli Basili, Comandante della Sezione Carabinieri per la Tutela del Patrimonio di Napoli e il magistrato Dott. Antonio Sabino, Procuratore Generale Militare.

Legalità e Patrimonio Culturale, successo per l’iniziativa di Pastorano

‘La legalità conviene’, successo per l’evento al Don Bosco

Da Caserta Report – Si è svolto lunedì 16 aprile 2018 nel Teatro Don Bosco di Caserta il convegno sul tema “la legalità conviene” organizzato dal Rotary Club Caserta Terra di Lavoro 1954. L’incontro con gli alunni delle scuole di Caserta è stato moderato dal dott. Oscar Bobbio magistrato ed ex Presidente del Tribunale di Torre Annunziata. L’incontro si è aperto con i saluti del Presidente del Rotary Fabrizio Fusco  e con il prezioso intervento del dott. Raffaele Piccirillo,  Capo Dipartimento del Ministero della Giustizia. A seguire l’intervento di Antonio Diana, Presidente della Fondazione “Mario Diana onlus”, istituita dai familiari dell’imprenditore casertano Mario Diana, vittima innocente della criminalità organizzata. Una testimonianza sentita quella del figlio di Mario che a soli 49 anni, la mattina del 26 giugno del 1985, fu ucciso nella piazza Petrillo di Casapesenna. “Ha perso la vita per aver difeso dalla camorra la sua società di trasporti”, ha poi stabilito la terza sezione della Corte d’Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere il 30 dicembre del 2008. La verità è stata ricostruita anche grazie alle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, che hanno confessato di aver commesso il delitto. La testimonianza per La Fondazione ‘A Voce d’’e creature Onlus presieduta da Don Luigi Merola è stata portata dall’avvocato Giuseppe Simeone, collaboratore in provincia di Caserta del sacerdote napoletano. Una testimonianza ascoltata sentitamente dai presenti ai quali il giovane avvocato ha raccontato la storia di Don Luigi, dei suoi scugnizzi, di Annalisa Durante e della Fondazione che ha sede nella “Villa di Bambù” confiscata alla criminalità organizzata. Nell’anno duemila Don Luigi diventa parroco di San Giorgio, parrocchia del quartiere napoletano di Forcella. In questo quartiere don Luigi  denuncia la camorra e fa smantellare tutte le telecamere installate dai clan consegnando al questore una videocassetta per documentare lo spaccio di droga. Nello stesso anno viene intercettata la frase di un camorrista: «Lo ammazzerò sull’altare». E’ proprio tale frase che segna l’inizio della vita blindata del parroco a cui, nel 2004, viene assegnata la scorta che è svolta dall’Arma dei carabinieri. La testimonianza dell’avvocato Simeone continua con il  tragico evento dell’uccisione,  avvenuta il 27 marzo 2004, di una ragazza di 14 anni, Annalisa Durante, trovatasi per caso a passare nel luogo dove era in atto un agguato camorristico. Una ragazza bellissima con gli occhi azzurri uccisa in via Vicaria Vecchia. Un proiettile le trafigge l’occhio e il cervello. Tre giorni di agonia e muore.

‘La legalità conviene’, successo per l’evento al Don Bosco