Categoria: RASSEGNA STAMPA

Commissioni Consiliari 2013 – Molti soldi e poca trasparenza

Chiuso nella “turris eburnea” il Presidente del Consiglio Dario Mattucci, disattende non solo la sua funzione di garante dei cittadini sammaritani, ma addirittura se stesso quando solo pochi mesi fa aveva parlato di massima trasparenza per la spesa, da noi di Forza Italia evidenziata, sulle commissioni consiliari. Ad intervenire è Giuseppe Simeone (FI) che spiega: nell’attesa di leggere la documentazione delle commissioni consiliari che possa dar atto alla cittadinanza del lavoro svolto e della relativa ingente spesa abbiamo approfondito le cifre specifiche delle commissioni relative all’anno 2013. La I Commissione risulta essere la più costosa con una spesa totale di circa 28 mila euro mentre la II è costata circa 21 mila euro. Segue la IV commissione che è pesata sulle tasche dei cittadini circa 9 mila euro. Dell’intera spesa di circa 61 mila euro, relativa alle commissioni 2013, queste tre sono quelle che hanno assorbito la maggiore spesa. Riteniamo che sarebbe una spesa utile se la cittadinanza potesse conoscere e valutare il lavoro istituzionale svolto ed infatti noi di Forza Italia non vogliamo criminalizzare la spesa pubblica ma i cittadini dovrebbero valutarla per l’efficienza e l’efficacia.

Appalti: limiti all’offerta più vantaggiosa

Limitare il ricorso all’offerta economicamente più vantaggiosa negli appalti, più spazio a qualità e risultato, meno ricorso a commissari straordinari, investimenti nella formazione dei funzionari pubblici: sono alcune delle proposte presentate dal presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE), Paolo Buzzetti, nel suo intervento in commissione Lavori Pubblici al Senato, nell’ambito dell’esame del disegno di legge di recepimento delle direttive europee su appalti e concessioni.
Per quanto riguarda il criterio dell’offerta più vantaggiosa, l’ANCE propone di non utilizzarlo sotto i 2,5 milioni di euro, di limitarlo agli appalti tecnicamente più complessi al di sopra di questa soglia e fino al raggiungimento delle soglie comunitarie (quella ordinaria per i lavori è pari a 5.186.000). E comunque, in caso di selezione tramite offerta economicamente più vantaggiosa, si chiede la presenza di almeno due commissari esterni, selezionati da albi nazionali. Chiesto anche di abbandonare la logica del massimo ribasso, per privilegiare la qualità e i risultati, e di effettuare controlli più sostanziali che formali.
Inoltre sono state presentate altre richieste per rendere il mercato più trasparente e competitivo:
– meno commissari straordinari, più responsabilizzazione dei soggetti competenti della PA;
– investire nella formazione tecnica dei funzionari pubblici, e introdurre criteri dirating delle amministrazioni, che attestino il livello di qualità;
– no al ricorso a centrali di committenza al di sotto di una certa soglia di importo (ad esempio, 500mila euro);
– meccanismi per incentivare un adeguato livello qualitativo della progettazionemessa a base di gara, anche dando la possibilità di incassare la garanzia in caso di aumento dei costi dell’opera dovuti a difetti o errori di progettazione;
– revisione del sistema SOA (certificazione obbligatoria), incentivando indipendenza di giudizio, controlli più efficaci sull’attività svolta, nuovi criteri reputazionali;
– affidamenti in house: attenzione al rischio di intensificare questa modalità in seguito alle norme UE, la proposta è di consentirli solo a seguito di indagini di mercato che valutino l’assenza di concorrenza sulla specifica tipologia di lavori;
– per gli appalti, un unico testo normativo con le norme fondamentali del Codice e del Regolamento, che disciplini appalti e concessioni, al quale si possono affiancare strumenti come bandi-tipo e linee guida.

Continua il silenzio dell’assessore del PD Troianiello

Il 2014 si è chiuso con il chiassoso silenzio dell’assessore del partito democratico Carlo Troianiello in merito alla mancata risposta dell’interrogazione presentata da noi di Forza Italia. Ad intervenire è Giuseppe Simeone (F.I.) che spiega – il nuovo anno è iniziato ma la storia non cambia e oramai sono oltre 190 i giorni di silenzio sui denari dei cittadini. Il 22 luglio con prot. 24248 abbiamo depositato l’interrogazione con cui è stato richiesto di conoscere la situazione finanziaria dei crediti vantati da questa amministrazione dal 2003 al 1986 per un importo di circa 9 Mln di euro in quanto potrebbe esserci un concreto pericolo di prescrizione con un conseguente danno a carico dei cittadini. Ci chiediamo perché questo silenzio da parte del Partito Democratico e dall’amministrazione Comunale Di Muro – Stellato – Mattucci che con la svalutazione ha altresì perduto 7 milioni di euro e ha dato la prova della sua inerzia ed incapacità ad agire. Infine nelle scorse settimane abbiamo evidenziato sia l’improduttività sia la spesa a carico dei cittadini di 270 mila euro di costi per la giunta comunale nei cui novero rientra l’assessore del partito democratico il quale tace e non risponde alle nostre interrogazioni. Ma forse il buon assessore Troianiello, ottima persona, ha difficoltà interne con i compagni di lavoro dai quali forse non riceve il necessario supporto o meglio gli viene impedito di rispondere.

Bando ISI – Inail finanzia progetti sicurezza

L’Inail finanzia in conto capitale le spese sostenute per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura.

Fondi a disposizione

Con il Bando Isi 2014, l’Inail mette a disposizione 267.427.404 euro per finanziamenti a fondo perduto. I finanziamenti vengono assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande. Il contributo, pari al 65% dell’investimento, per un massimo di 130.000 euro, viene erogato dopo la verifica tecnico-amministrativa e la realizzazione del progetto. I finanziamenti Isi sono cumulabili con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito (es. gestiti dal Fondo di garanzia delle Pmi e da Ismea).

Prima fase: inserimento online del progetto

Dal 3 marzo 2015 e fino alle ore 18.00 del 7 maggio 2015, nella sezione Servizi online, le imprese registrate al sito Inail hanno a disposizione un’applicazione informatica per la compilazione della domanda, che consentirà di:
• effettuare simulazioni relative al progetto da presentare, verificando il raggiungimento del punteggio “soglia” di ammissibilità
• salvare la domanda inserita.

Seconda fase: inserimento del codice identificativo

Dal 12 maggio 2015 le imprese che hanno raggiunto la soglia minima di ammissibilità e salvato la domanda possono accedere nuovamente alla procedura informatica ed effettuare il download del proprio codice identificativo che le individua in maniera univoca.

Terza fase: invio del codice identificativo (click-day)

Le imprese possono inviare attraverso lo sportello informatico la domanda di ammissione al contributo, utilizzando il codice identificativo attribuito alla propria domanda, ottenuto mediante la procedura di download. La data e gli orari di apertura e chiusura dello sportello informatico per l’invio delle domande saranno pubblicati sul sito Inail a partire dal 3 giugno 2015.

 

Terreni agricoli ai fini IMU, esenzione

In seguito al Consiglio dei Ministri è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DL n. 4 del 24.01.15 che rivede l’IMU agricola per il 2015 con effetti anche sul 2014.

Il DL stabilisce che a decorrere dall’anno 2015, l’esenzione dall’imposta municipale propria (IMU) prevista dalla lettera h) del comma 1 dell’articolo 7 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, si applica:

– ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei comuni classificati totalmente montani di cui all’elenco dei comuni italiani predisposto dall’ISTAT;

– ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei comuni classificati parzialmente montani di cui allo stesso elenco ISTAT.

L’esenzione si applica anche ai terreni di cui al comma 1 lettera b) , nel caso di concessione degli stessi in comodato o in affitto a coltivatori diretti e a imprenditori agricoli professionali di cui all’articolo 1 del decreto legislativo n. 99 del 2004, iscritti nella previdenza agricola.

I criteri di cui ai commi 1 e 2 si applicano anche all’anno di imposta 2014.

Per l’anno 2014, non è, comunque, dovuta l’IMU per i terreni esenti in virtù del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con i Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’interno, del 28 novembre 2014, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 284 del 06.12.14 e che, invece, risultano imponibili per effetto dell’applicazione dei criteri di cui ai commi precedenti.

I contribuenti versano l’imposta complessivamente dovuta per l’anno 2014, determinata secondo i criteri di cui ai commi precedenti, entro il 10 febbraio 2015. Quindi se consultate l’elenco ISTAT trovate una colonna  Comune Montano.  In questa colonna potete trovare i seguenti valori:

T – Totalmente montano – i terreni sono tutti esenti

P – Parzialmente montano – sono esenti solo i terreni posseduti e condotti da CD o IAP e i terreni posseduti da CD o IAP e dati in fitto ad altri CD o IAP

NM – Non montano – i terreni non sono esenti e per tutti i terreni si versa l’IMU

E quindi a seconda di questo valore il Calcolo IMU applica l’imposta o l’esenzione a seconda dei casi.

Inoltre, solo per il 2014, se il comune risulta ad esempio P – Parzialmente montano, ma l’altitudine supera i 600 metri, si applica l’esenzione su tutti i terreni, in virtù del Decreto del 28 Novembre GU n. 284 del 06.12.14

Se invece risulta NM – Non montano ma l’altitudine è tra i 281 metri ed i 600 metri, si applica l’esenzione solo sui terreni di proprietà di CD o IAP anche quando concessi in fitto o comodato ad altri CD o IAP.

Elenco_comuni_italiani_1°_gennaio_2015 – Download

Avviso Pubblico: Credito e Finanza Innovativa – Proroga

L’Avviso pubblico per la selezione di soggetti abilitati allo svolgimento dell’attività creditizia per la realizzazione di portafogli di finanziamenti da erogare a piccole e medie imprese operanti nella Regione Campania in attuazione della DGR n. 378 del 24/09/2013 a valere sul Fondo rotativo per lo sviluppo delle PMI Campane – Misura “Tranched Cover”-, pubblicato sul Burc n. 84 del 15.12.14, viene prorogato al 30.01.15. Pertanto le proposte potranno essere presentate fino alle ore 12 del 30.01.15 secondo le modalità di cui all’art. 13 dell’Avviso.

Proroga fondo – Download

Bando – 2.4. – Download

Liberi Professionisti e Autonomi colpiti dalle Tasse – Tutti gli aumenti

I liberi professionisti e autonomi a partita IVA restano fra le categorie di contribuenti più colpiti dagli aumenti delle tasse 2015. Di seguito tutti gli aumenti in arrivo nell’anno appena iniziato.

Gestione separata INPS

Autonomi e professionisti iscritti alla gestione separata dell’INPS pagheranno un’aliquota più alta, pari al 30,72% mentre prima era al 27,72% o 28,72%, rispettivamente per autonomi con o senza partita IVA. Per coloro che sono iscritti, oltre che alla gestione separata, anche ad altre forme di previdenza oppure sono già in pensione, l’aliquota sale invece al 23,5%, dal precedente 22%. Infine, commercianti e artigiani subiscono un incremento dell’aliquota INPS rispettivamente al 22,74% (era al 22,29%) e al 22,65% (dal 22,2%).

TFR

Per quanto riguarda il lavoro dipendente, sale al 17% (dall’11%) l’imposta sostitutiva sul TFR.

Fondi pensione

l’aliquota sale dall’11 al 20%, aumento che però è compensato da un credito d’imposta del 9% per i fondi che effettuano investimenti di medio lungo termine.

IVA

Aumentano le aliquote IVA sui pellet di legno, dal 10% al 22%, mentre scende al 4% quella sugli e-book, equiparati ai libri cartacei

IRPEF

Ricordiamo infine che accanto agli aumenti tasse 2015, ci sono anche una serie di sconti fiscali, a partire dal bonus IRPEF per i lavoratori dipendenti, che con la Legge di Stabilità 2015 è diventato strutturale (trasformandosi in detrazione): 960 euro annui (80 euro al mese) per i redditi fino a 24mila euro annui, diminuisce fino ad azzerarsi per chi guadagna più di 26mila euro.

IRAP

Per le imprese, sempre in manovra ci sono una serie di novità sull’IRAP (taglio sul costo del lavoro, credito d’imposta del 10% per le piccole aziende senza dipendenti, ripristino aliquote 2013, con quella base che torna al 3,9%) e lo sgravio contributivo sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato (mentre è anche arrivato il decreto attuativo del Jobs Act sul nuovo contratto indeterminato a tutele crescenti).

Il Servilismo di alcuni giornalisti

Al sol fine di consentire una chiara lettura ai cittadini sammaritani ed a tutti coloro che si interessano alla vita politica e sociale del nostro territorio rispondo ad alcuni articoli aventi chiari intenti mistificatori, sulla mia persona, al sol fine di fuorviare l’ignaro lettore. Ad intervenire è Giuseppe Simeone (FI) che spiega – alle opere di Stevenson e Pirandello rispondo con le parole di Indro Montanelli “Il dover essere del giornalista oggi” riportate anche nel libro la deontologia del giornalista.  «La deontologia professionale sta racchiusa in gran parte, se non per intero, in questa semplice e difficile parola: onestà. È una parola che non evita gli errori: essi fanno parte del nostro lavoro.  Perché è un lavoro che nasce dall’immediato e che da i suoi risultati a tambur battente. Ma evita le distorsioni maliziose quando non addirittura malvage, le furbe strumentalizzazioni, gli asservimenti e le discipline di fazione o di clan di partito. Gli onesti sono refrattari alle opinioni di schieramento – che prescindono da ogni valutazione personale – alle pressioni autorevoli…….Gli sbagli generosi devono essere riparati, ma non macchiano chi li ha compiuti. Sono gli altri, gli sbagli del servilismo e del carrierismo – che poi sbagli non sono, ma intenzionali stilettate – quelli che sporcano». Lo stesso servilismo che non ha consentito di verificare le notizie sulla mia persona da parte di un giornalista e di suggeritori a cui qualche direttore è servile e non si conosce il motivo o forse come qualcuno sul ciglio di strada dice la mattina invece di abbeverarsi alle fonti del sapere approda a qualche altra corte.

La Giunta Di Muro costa ai cittadini 270 mila euro solo nel 2012-2013

“Ci chiediamo quale sia stato l’apporto politico-programmatico della Giunta del Sindaco Di Muro in quanto, non fermandoci solo ad aspetti economici e di spreco di danaro dei cittadini, dall’analisi delle circa 700 delibere prodotte dal 2011 fino a novembre 2014 abbiamo verificato che un paio di centinaia si riferiscono a “Patrocino Gratuito”, la maggior parte sono di ordinaria amministrazione e solo poco più di un centinaio sono di vera programmazione politica ruolo a cui è chiamata una Giunta. Noi di Forza Italia e con noi i cittadini vogliamo sapere quanto deve pesare sulle tasche dei contribuenti questa fabbrica di carte se poi non c’è un reale peso politico, perché solo nel 2012 e nel 2013 questa Giunta è costata circa 270 mila euro. Inoltre cosa ancora più grave è che per accontentare i politici di turno ed i relativi mal di pancia elettorali, in barba alle tasse di ogni tipo ed aliquote al massimo, si è allargata la Giunta con ulteriori figure, relative deleghe e stipendio a carico del cittadino. Come sempre vogliamo andare al cuore del problema in quanto siamo sicuri che i cittadini se ricevessero adeguati servizi e più in generale vivessero in una città in cui la qualità della vita fosse ben oltre la sufficienza nulla avrebbero da recriminare e noi con loro. Inoltre se consideriamo che in una seduta si approvano più delibere di giunta non comprendiamo perché i cittadini devono accollarsi costi sulle proprie spalle che poi non risultano nemmeno giustificati da una reale produttività che porti benessere ad un territorio. Nell’attesa di definire il quadro generale dei costi e della produttività noi di Forza Italia attenderemo di ricevere le integrazioni richieste dei dati relativi al 2011 e al 2014 sperando di non dover assistere ad una spesa di stipendi che si avvicini ad occhio ai 400 mila euro e cioè il pesante miliardo del vecchio conio”

Il Mattino – Rassegna Stampa

La Gazzetta di Caserta – Rassegna Stampa