Categoria: RASSEGNA STAMPA

Commissioni Consiliari – Finalmente saranno richieste le relazioni.

Prediamo atto che il Presidente del Consiglio Comunale Dario Mattucci e l’assessore alle finanze Troianiello si sono svegliati dopo oltre 3 anni e solo oggi chiederanno delle relazioni sulle attività delle commissioni consiliari. Sono le parole di Giuseppe Simeone (FI) che spiega – ringrazio il Presidente Mattucci di Fratelli d’Italia e l’assessore Troianiello del Partito democratico che, insieme al governo di questa Città, hanno certificato con le loro parole che il sottoscritto non appartiene ad apparati oppure a bande ideologiche ma si preoccupa di stare dalla parte dei cittadini di questa Città. Ad ogni modo leggendo una brevissima e fumosa risposta data alla stampa l’assessore menziona il nostro Capogruppo Gerardo Capitelli ma faccio presente allo stesso assessore Carlo Troianiello che la 5^ commissione è costata nel 2013 circa 1000 euro e nel 2012 circa 1700 euro contro i 58 mila euro circa nel 2012 e 2013 della 1^ commissione di cui forse l’assessore ha dimenticato di farne parte nel 2012. Non ci interessano nomi e cognomi o appartenenze politiche ma solo ed esclusivamente ruoli, funzioni, produttività ed attività a favore dei cittadini. In un periodo di forte crisi in cui si chiedono enormi e continui sacrifici ai cittadini che hanno allontanato gli stessi dall’esercizio della democrazia, basti pensare all’astensionismo ormai imperante, i nostri amministratori si chiudono nella loro “turris eburnea” astraendosi dai problemi reali della spesa corrente.

130 mila euro per le Commissioni Consiliari

Dopo aver  posto la nostra attenzione sui crediti comunali dilapidati per mancanza di vigilanza e aver evidenziato l’aumento della spesa per gli organi Istituzionali che ammonta ad 880 mila euro, noi di Forza Italia abbiamo esaminato le spese relative alle commissioni consiliari afferenti agli anni 2012 e 2013. Sono le parole di Giuseppe Simeone (FI) che spiega – le spese per le commissioni consiliari sono di circa 130 mila euro di cui circa 68 mila euro relative al 2012 e 60 mila euro relative al 2013 che vanno ad aggiungersi ai compensi del Sindaco e Vicesindaco, del Presidente Mattucci e di tutta la Giunta Comunale. Grande attenzione ai nostri occhi ha suscitato l’attività della 1^ commissione la quale registra una corposa vivacità che ha gravato sulle tasche dei cittadini con una spesa di circa 29 mila euro sia nell’anno 2012 che nel 2013. Pertanto ci chiediamo quale costante attività sia stata messa in campo per avere un cosi laborioso studio consiliare. Rilevante anche la spesa relativa alla 2^ commissione  che nel 2013 è gravata sulle tasche dei cittadini per un importo di circa 22 mila euro.  I consiglieri della 4^ commissione invece hanno avuto compensi per un importo di circa 9 mila euro nel 2013.  Da tali compensi sono esclusi i gettoni dei consigli comunali e varie altre sedute.  L’altissimo costo delle commissioni e la bassa produttività è stata d’altronde evidenziata anche dal segretario del partito socialista Nicola Leone, componente della stessa maggioranza, il quale nel consiglio comunale svoltosi la settimana scorsa ha duramente attaccato la sua stessa amministrazione per la bruttissima vicenda relativa al mancato aiuto per la mensa per i bambini non residenti.

Le spese relative alle commissioni dell’anno 2014 non sono ancora del tutto definite ma riteniamo che possano essere in linea con quanto speso precedentemente. Come sempre qualora qualcuno decidesse di rispondere ai nostri interrogativi relativi alla spesa pubblica, alla produttività dei nostri amministratori e alla qualità dei servizi offerti al cittadino, dovrebbe essere chiaro con circostanziate notizie, dimostrazioni documentali e non rilasciare fumose dichiarazioni che tutto fanno fuorché far capire al cittadino la sostanza della propria attività.

Il Mattino – Commissioni Consiliari

La nostra piccola grande casta – 880 mila euro all’anno

Forza Italia continuando lo studio sulla razionalizzazione della spesa pubblica ha analizzato i costi  relativi agli organi istituzionali di partecipazione e decentramento presente nell’ultimo documento finanziario approvato dall’Amministrazione Di Muro – Stellato – Mattucci – e mentre la stessa  tartassa letteralmente i nostri concittadini con tasse di tutti i tipi i costi della politica non diminuiscono ma addirittura aumentano. Sono le parole di Giuseppe Simeone (F.I.) che spiega – la spesa per le indennità di funzione del Sindaco Di Muro, dei 7 assessori, del Presidente del Consiglio Dario Mattucci e di tutta la squadra comunale è di circa 880 mila euro ma la cosa ancora più strabiliante è che rispetto al bilancio 2013 i costi della “nuova politica” sono aumentati di circa 30 mila euro. Come forza politica responsabile non vogliamo nemmeno considerare orari di lavoro e non vogliamo fermarci solo al dato relativo all’ingentissimo costo ma vogliamo porre la questione in tema di produttività in quanto crediamo che qualora ci fossero giusti risultati in termini di vivibilità e qualità dei servizi ai cittadini gli stessi non avrebbero nulla da recriminare. Anche questo punto è dolente perché la disastrosa situazione in Città è sotto gli occhi di tutti i cittadini pertanto non vediamo quale risultato questa Amministrazione di sinistra abbia portato al benessere cittadino.

I cittadini quindi oltre al danno dei 7 Mln di euro di crediti svalutati ora devono vedere anche i costi a loro carico aumentati. Pertanto il Partito Democratico – conclude Giuseppe Simeone – da un lato si conferma il partito delle tasse, basti ricordare le aliquote relative alla TASI, TARI e IMU,  e dall’altro non solo non razionalizza la spesa pubblica ma addirittura aumenta i costi.

Bilancio Consuntivo 2013 – Download

Bilancio Preventivo 2014 – Download

Local Tax – Aumento tasse in arrivo

Una Local Tax che riunisca IMU, TARI, TASI, addizionali IRPEF e altre imposte comunali in un unico tributo. Il Governo Renzi ha confermato ai Comuni l’arrivo della tassa unica, delineandone i contorni e lastricando la via per una liberalizzazione delle aliquote.

Per capire se la Local Tax si applicherà già dal 2015 bisogna seguire in questi giorni i lavori sulla Legge di Stabilità, anche se in realtà gli emendamenti sono già stati presentati e i tempi di approvazione son così stretti che è plausibile ipotizzare che il Governo imponga l’ennesima fiducia blindando il testo.

E’ necessario sottolineare che le cose hanno preso una piega decisamente favorevole per i Comuni, un po’ meno per i contribuenti. In pratica, la ricetta di semplificazione per il cittadino promessa da Matteo Renzi si tradurrebbe nel dare carta bianca ai Comuni:

Ai Comuni verrebbe poi lasciata anche la possibilità di introdurre ulteriori sgravi, basati sull’ISEE, oltre a quelli che dovrebbero essere reintrodotti. In sostanza oltre ad unificare l’imposta sugli immobili in una “local tax” si potrebbe assistere al ritorno delle aliquote standard e detrazioni fisse sulle abitazioni principali così come era stato inizialmente previsto per l’IMU (200 euro più 50 per ciascun figlio convivente con meno di 26 anni).

Fondamentalmente la nuova imposta dovuta deriverà dalla somma delle aliquote IMU e TASI, ma ancora non si sa se verrà o meno previsto un tetto complessivo del 10,6 per mille, eventualmente incrementabile di un ulteriore 0,8 per mille, o si lascerà mano libera ai Comuni. L’aliquota standard potrebbe essere portata ad valore tra il 3,3 per mille, il massimo applicato nel 2014, ed il 4 per mille dell’IMU 2012 così da compensare la riduzione del prelievo sulle case di più basso valore catastale.

Per ora, visti i tempi stretti per la definizione della nuova “local tax”, che il Governo vuole rendere operativa già dal 2015, rimarrà fuori dall’imposta unica sugli immobili la TARI, la tassa sui rifiuti che prevede modalità di calcolo molto sono diverse non prendendo in considerazione la rendita catastale dell’immobile.

L’Amministrazione Di Muro svaluta crediti per 7 Mln di euro

L’assordante silenzio dell’assessore alle finanze del Partito Democratico Carlo Troianiello ha forse un perché e questo perché pesa a carico dei cittadini, nel bilancio di previsione 2014, oltre 7 Mln di euro. Sono le parole di Giuseppe Simeone (F.I.) che spiega – leggendo nelle pieghe dell’ultimo bilancio di previsione approvato da questa amministrazione Partito Democratico – Fratelli d’Italia –  liste civiche è stata inserita nella voce “fondo di svalutazione crediti” la  pesantissima cifra che potrebbe svuotare le tasche dei già tartassati cittadini. Senza voler essere molto tecnici possiamo dire che, come ha chiarito l’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali, questo fondo ha la funzione di compensare eventuali minori entrate derivanti da crediti divenuti parzialmente o totalmente inesigibili, crediti per i quali è certo il titolo giuridico ma è divenuta dubbia e difficile la riscossione per condizioni oggettive e viene utilizzato al fine di preservare l’ente da possibili squilibri. Inoltre  leggendo il documento dell’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL) – Fondazione ANCI viene specificato che quando un credito è dichiarato definitivamente e assolutamente inesigibile lo si elimina dalle scritture finanziarie e, per lo stesso importo del credito che si elimina, si riduce il fondo svalutazione crediti. Questa è l’implicita risposta dell’assessore Troianiello che aspettavamo da tempo?

Noi di Forza Italia abbiamo concentrato da sempre la nostra attenzione sulla gestione della macchina comunale, sulla razionalizzazione della spesa pubblica e sui crediti comunali. Pertanto questa pessima gestione dell’ibrida Amministrazione Di Muro – Mattucci – Stellato si traduce in un  ulteriore danno a carico dei cittadini/contribuenti i quali dovranno ricevere minori  servizi o sborsare altri denari per compensare i buchi di bilancio derivanti dalla mancata riscossione dei residui attivi (crediti comunali)

Il Mattino – Download

Bilancio Preventivo 2014 (Fondo Svalutazione Crediti) – Download

Partito Democratico in stato di confusione

Abbiamo letto le recenti dichiarazioni, riportate dalla stampa, del capogruppo PD alla Camera dei deputati On. Roberto Speranza secondo cui il Partito Democratico è il partito della nazione e al riguardo noi di Forza Italia – dichiara Giuseppe Simeone – ricordiamo che in una Nazione non c’è un solo partito ma c’è una maggioranza che Governa il Paese ed una minoranza che svolge funzione di controllo. Colpisce anche la dichiarazione secondo cui “al di fuori del PD c’è solo confusione ed inquietudine”  invece egli non si accorge che all’interno dello stesso Partito Democratico ci sono varie anime contrastanti che forse in alcuni casi sono state definite antirenziane e sulle quali si consumano vendette politiche fuori e dentro il Parlamento.  Inoltre ci permettiamo di ricordare che il Partito Democratico, senza l’appoggio di Forza Italia in parlamento, sulle riforme non andrebbe da nessuna parte se non verso uno scioglimento anticipato delle camere. Forse il capogruppo del Partito Democratico – continua Giuseppe Simeone – quando parlava di confusione ed inquietudine si riferiva oltre che alla situazione a livello nazionale anche alla disastrosa situazione locale ed in particolare alla nostra Città in cui abbiamo il Partito Democratico in stato confusionale che governa con la destra di Fratelli d’Italia e con delle liste civiche di non meglio decifrata inquadratura politica.

Insieme per Forza

“Insieme per forza” come nell’omonimo film di Frank Coraci i cui attori politici, della Città del foro, sono Biagio Di Muro Sindaco, Giuseppe Stellato, Maurizio Capitelli rispettivamente consigliere e segretario del Partito democratico, Dario Mattucci nella duplice veste di “rinnovatore” civico e componente di Fratelli d’Italia. Sono le parole di  Giuseppe Simeone (F.I.) che spiega – quello che noi di Forza Italia affermiamo da tempo e cioè che questa è un’amministrazione di sinistra è chiaro ed inequivocabile ma quello che sbalordisce ancora una volta sono le dichiarazioni del gruppo dirigente “Rinnovamento/Fratelli d’Italia” che parla di larghe intese con il Partito Democratico e di  un governo di salute pubblica, sperando che non sia questo un ritorno ai più tragici eventi della rivoluzione francese (riferendomi al sistema fiscale vigente). Finalmente il Partito Democratico, attraverso il suo segretario, ha inteso imprimere all’azione del partito significati puramente politici e di primogenitura rispetto ad un becero patto amministrativo tenuto in piedi dal singolo voto del Presidente Mattucci, nell’ultimo consiglio comunale, determinando cosi la prosecuzione in vita di questa amministrazione. Infine se non si vogliono prendere in considerazione le opinioni politiche di Forza Italia ricordiamo ai nostri concittadini, al segretario Maurizio Capitelli e al Presidente Mattucci che solo qualche giorno fa il segretario del Partito Socialista Nicola Leone, componente della stessa maggioranza, ha dichiarato attraverso la stampa che il Governo Di Muro e del Partito Democratico è disastrosamente fallito.

Ipoteca nulla senza contraddittorio

Con la sentenza n. 19667 la Corte di Cassazione concede ai contribuenti maggiori possibilità di bloccare l’ipoteca, che deve essere ritenuta illecita nel caso in cui l’Amministrazione finanziaria non abbia attivato il contraddittorio. In sostanza, essendo una misura lesiva dei diritti del soggetto, l’Amministrazione finanziaria deve sempre attivare il contraddittorio con l’interessato prima di poter iscrivere un’ipoteca come misura cautelare per mancati pagamenti da parte di un contribuente. In generale spetta al Fisco l’obbligo di attivare sempre il contraddittorio preventivo rispetto all’adozione di un provvedimento che possa incidere negativamente sui diritti e sugli interessi del contribuente, pena la nullità dell’atto.

Il caso riguardava la nullità dell’ipoteca iscritta da Equitalia per dei debiti erariali non pagati, non preceduta dalla comunicazione al contribuente con la quale questo viene preventivamente avvertito dell’iscrizione sui suoi beni immobili, nel caso in cui non venisse esercitato il diritto di difesa o non si provvedesse al pagamento del dovuto entro il termine di 30 giorni.

Ricordiamo che l‘obbligo di comunicazione preventiva è stato imposto con il Dl 70/2011 (Decreto Sviluppo), entrato in vigore solo successivamente ai fatti di causa, ma per la Corte di Cassazione tale obbligo era comunque vigente nell’ordinamento anche prima della modifica normativa, in considerazione delle previsioni della legge 241/1990 e dello Statuto del contribuente (legge 212/2000). Più nel dettaglio l’articolo 21-bis della legge 241/1990 prevede un obbligo generalizzato di comunicazione dei provvedimenti limitativi della sfera giuridica dei destinatari, mentre l’articolo 6 dello Statuto del contribuente prevede che debba essere garantita l’effettiva conoscenza da parte del contribuente degli atti a lui destinati.

Pertanto la normativa prevede che l’iscrizione di ipoteca debba essere comunicata al contribuente per non ledere i suoi diritti e tale comunicazione costituisce il presupposto imprescindibile per la stessa impugnabilità dell’atto. La sentenza della Corte assume particolare importanza, dunque, affermando che il diritto al contraddittorio costituisce principio generale applicabile in qualsiasi procedimento amministrativo tributario. Infine, secondo la Cassazione, l’iscrizione eseguita in violazione dell’obbligo del contraddittorio conserva la sua efficacia, fino a quando il giudice non ne ordina la cancellazione.

Credito di 1000 euro per famiglia Sammaritana

Mentre a livello nazionale il PD fa dei famosi 80 euro un’arma mediatica di buona politica qui a S. Maria Capua Vetere lo stesso Partito Democratico tace in merito ai crediti comunali, cioè soldi dei cittadini, oltre i dieci anni sui quali potrebbe incombere un pericolo di prescrizione in quanto il credito più datato risale al 1986.  Sono le parole di Giuseppe Simeone (F.I.) che spiega – come sempre il concetto due pesi due misure è una costante del PD infatti non comprendiamo come mai decorsi, oltre 90 giorni, dal 22 Luglio nessuna risposta risulta ancora pervenuta al nostro gruppo consiliare. Vogliamo ricordare che parliamo di circa 9 Mln di euro di crediti comunali cioè il 10% del totale dei residui attivi, circa 83 Mln di euro, che devono essere riscossi dal nostro Comune. Infatti se consideriamo che il nostro comune ha circa 33.000 abitanti e ritenendo una media di 4 persone per famiglia ricaviamo un dato di 8.300 nuclei familiari con un conseguente credito di circa 1.000 euro per famiglia. Quindi noi di Forza Italia non comprendiamo perché 80 € devono costituire un caso nazionale mentre un credito di 10 volte superiore, vantato dai cittadini della nostra Città, non deve avere neanche una risposta diretta unicamente a salvaguardare il credito dei cittadini. Alla data odierna tutto tace a Palazzo Lucarelli in merito all’interrogazione a risposta scritta avente ad oggetto soldi dei nostri cittadini/contribuenti i quali devono essere sempre pronti con le proprie tasche per rimpinguare le casse comunali con le innumerevoli tasse (TASI, TARI, IUC) mentre quando si discute di crediti dei cittadini, che potrebbero essere utilizzati ad esempio per abbassare le tasse,  tutto tace e non si ricevono risposte

Regolamento Congressi 2014 –

I Congressi comunali potranno prendere il via dal 15 dicembre per ricostruire e rinnovare Forza Italia. Come stabilito nell’ultimo Ufficio di presidenza, diamo il via ufficiale alla stagione congressuale 2014/2015, che riguarda tutti i Comuni e le Province italiane. I coordinatori provinciali dovranno, entro la fine di questo mese, individuare in ogni Comune della loro Provincia (anche tra i 5.300 Comuni inferiori a 5.000 abitanti) un “Portabandiera” di Forza Italia che sia responsabile delle operazioni di tesseramento, e che sia disponibile a svolgere una precisa attività al riguardo.
È una tappa fondamentale della riorganizzazione di Forza Italia sul territorio e del coinvolgimento attivo dei nostri sostenitori, che attraverso i congressi comunali potranno scegliere in modo democratico chi dovrà rappresentare e guidare Forza Italia in ogni Comune.
Questi Congressi dovranno essere il luogo di un confronto libero e approfondito, al termine del quale tutti dovremo impegnarci a lavorare lealmente e serenamente con i dirigenti scelti dalla nostra base.
Le adesioni si chiuderanno il 30 novembre prossimo e i Congressi comunali potranno prendere il via dal 15 dicembre successivo. Tutti i Congressi comunali e provinciali dovranno tenersi entro il mese di marzo 2015. Eventuali proroghe potranno essere valutate solo nelle realtà interessate a elezioni regionali o amministrative e in ogni caso dovranno essere discusse caso per caso.

Regolamento_Congressi_2014 – Download